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Charta compie 33 anni!

Da ormai 33 anni Charta c’è.


Per ciascuno di noi, per gli utenti, i bambin*, gli adulti, la Pubblica Amministrazione, la formazione, il tempo libero, la cultura.

Aiutateci a soffiare sulla torta.
Buon compleanno a noi!
Queste sono le parole con cui alcuni dei 90 soci descrivono Charta:

come Consulente Culturale
Questo è quello che siamo in alcuni luoghi e quello che dobbiamo diventare in altri. Come bibliotecari, archivisti, catalogatori e operatori dei musei, promuoviamo e sperimentiamo tutti i giorni e in numerosi territori: idee, progetti, letture, laboratori, ricerche, percorsi che hanno a che fare col culturale. (Marianna)

H come HABITATÈ la lettera che ci contraddistingue, che fa la differenza.
Chi non ci capisce, la trasforma in “i”.Habitat: “spazio, contesto, ambiente congeniale alle proprie inclinazioni o ai propri gusti”. Questo è il “luogo” che abbiamo costruito negli anni e che offriamo a chi entra in Charta. E quei pixel della grafica, pensati nel 1990, erano già innovazione, visione, futuro. (Elena L.)

A come ABITO
uno dei significati letterali della parola abito è "portamento, aspetto della persona"; ma nella filosofia aristotelica abito è la disposizione ad essere o ad agire in una certa maniera; si distingue dall'abitudine perché comporta un impegno attivo..."; abito che indossiamo, l'abito di Charta, quello che ci contraddistingue. Ricordiamocelo. (Matteo R.)

R come Rotta
In relazione al viaggio è l’itinerario, il tragitto e la via da percorrere.
Nel viaggio di Charta la rotta è direzione in avanti, è tendere alla scoperta e al rinnovamento, senza mai rinnegare la propria storia che è e rimarrà il fondamento dell’essenza di Charta. (Greta C.)

T come TORRE
Spesso il lavoro che facciamo ci sembra una torre insormontabile: lottiamo con i committenti, che non sempre riconoscono la nostra competenza; lottiamo con i nostri colleghi, che non sempre capiscono la difficoltà ormai quotidiana nell'organizzare l'apertura di tutte le biblioteche; lottiamo con i docenti, che non sempre approvano le nostre decisioni e spesso ci chiedono eventi, più che riscoperte dei luoghi chiamati biblioteche.Sono i ragazzi che tornano in biblioteca con i genitori, i riconoscimenti dei nostri superiori e le amicizie che nascono tra colleghi che ci fanno scalare questa torre, un gradino alla volta. (Marta F.)

A come ACCOGLIENZA
Per tutti i colleghi che ogni giorno si prodigano per rendere la cultura un luogo per tutti (Barbara N.)